Il Sile per molte famiglie era una fonte di vita. Spesso dava più sostentamento il fiume che la campagna vicina. Lungo il Sile viveva "Ciccio Caivo" un abile pescatore. Passava le sue giornate a pescare. Conosceva tutto del Sile. A casa mia c'erano tante bocche da sfamare e allora il nonno diceva alla nonna: "Isa, non c'è niente da mangiare, prepara "el ciaro" (fanale a petrolio) che si va a pescare". Il pesce era numeroso sia nei "fontanassi"(fontanili) che nel fosso di raccordo tra fontanasso e Sile. E così nonno e nonna tornavano con lucci, temoli, scardole... e la cena era assicurata! Si pescava con la fiocina, un lungo bastone in cui erano incastrate delle punte di ferro, fatte spesso con le "stecche" d'ombrello.
Racconti trevigiuani...
giovedì 27 gennaio 2005
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